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Paolo Sala

Rimborsi spese a professionisti forfetari

A partire dal 1° gennaio 2025 cambiano le regole per il riaddebito delle spese sostenute dai professionisti per conto dei clienti.

È una novità volta a risolvere una disparità fiscale che ha pesato per anni, soprattutto per chi lavora in regime forfettario.

Com’era fino al 2024

Se un professionista doveva affrontare spese come viaggi, pasti o pernottamenti per svolgere un incarico, questi costi venivano inclusi in fattura e tassati come "compenso".

Cosa cambia dal 2025

Da gennaio 2025, le spese analiticamente dettagliate in fattura non saranno più considerate "compenso" e, di conseguenza, non verranno tassate.

Per chi lavora in regime forfettario, questo significa:

  1. Possibilità di riaddebitare le spese al cliente senza farle pesare sul reddito imponibile.

  2. Stop alle imposte su queste somme, risolvendo un problema che ha creato disuguaglianze rispetto al regime ordinario.

Per i professionisti in regime ordinario non cambia nulla: le spese rimarranno un costo deducibile e continueranno a compensare il fatto di essere tassate.

Cosa resta fuori

Le nuove regole si applicano solo alle spese sostenute dal professionista in nome proprio per conto del cliente.

Non riguardano:

Perché è importante

Questa modifica elimina un'ingiustizia che penalizzava i professionisti in regime forfettario, offrendo finalmente un trattamento fiscale più equo: ora le spese possono essere riaddebitate senza appesantire il carico fiscale.


#partita iva