Prezzo e percezione: il rischio di svendersi
Hai mai scaricato un e-book gratuito e dimenticato persino di averlo fatto?
O acquistato un servizio a basso costo, accorgendoti solo dopo che valeva esattamente quanto avevi pagato: poco?
Succede perché, quando non conosciamo davvero il valore di qualcosa, è spesso il prezzo a suggerircelo. In modo rapido, intuitivo, quasi automatico.
Nel lavoro autonomo, il prezzo parla per te prima ancora che tu possa farlo.
Ora chiediti: come vuoi che venga percepito il tuo lavoro?
Un compenso troppo basso rischia di trasmettere insicurezza, inesperienza o – peggio ancora – una disponibilità illimitata. Il rischio è che il tuo impegno, le tue competenze, la tua esperienza vengano messi sullo stesso piano di un prodotto da discount.
Non è solo una questione economica. È una questione di posizionamento.
In un mercato competitivo, posizionarsi non è semplice. Ma se si tratta di scegliere tra essere considerati “troppo cari” o “non all’altezza”, meglio rischiare la prima etichetta. Almeno apre a una conversazione. La seconda chiude ogni possibilità.
Un prezzo giusto rafforza il tuo valore. Uno troppo basso, lo sminuisce.
Per evitare fraintendimenti, lavora su tre aspetti fondamentali:
cura le tue competenze: non per giustificare il prezzo, ma per renderlo naturale
racconta il valore: spiega cosa offri e perché conta
lascia che sia la tua storia a parlare: testimonianze, risultati, coerenza, affidabilità
Ma soprattutto: non bluffare, sii affidabile.