Plain Text
Sai cosa sono i caratteri ASCII? Li usiamo ogni giorno.
Quando scrivi un’email, un messaggio o un appunto in un editor di testo semplice, stai usando ASCII.
Ma cos’è?
In poche parole, ASCII è un “alfabeto digitale” nato negli anni ’60: una tabella che assegna un numero a ogni carattere della tastiera — lettere, numeri, segni di punteggiatura e simboli come @ o #. È grazie a lui se i computer, ancora oggi, riescono a capirsi quando scambiano testo.
Ed è qui che entra in gioco il plain text.
Niente grassetti, niente corsivi, niente colori: solo caratteri ASCII combinati con un po’ di creatività.
Ed è proprio questa essenzialità a renderlo così potente:
- universale (si apre ovunque, da un vecchio PC a uno smartphone moderno)
- leggero (richiede pochissime risorse, massima portabilità)
- duraturo (tra molti anni sarà ancora leggibile, senza problemi di compatibilità)
Con pochi accorgimenti — liste con "-" o "*", titoli separati da "===", piccoli schemi con frecce "-->" — anche il testo più “spoglio” può risultare chiaro e ordinato.
Un file .txt pesa pochi byte, ma può contenere un romanzo, un progetto, un pensiero che resiste al tempo.